
ER DIVO ANTICO (L’antica divinità)
Aveva pensato subito (un certo Presidente del Consiglio) di ripararlo/ perché gli sembrava veramente brutto/ vedere una statua, come nemmeno quella di un putto (o un angioletto):/ di Venere insieme ad un Marte senza attributi.// Allora ha comandato che gli venisse incollato il pezzo mancante/ così che orgogliosamente tornava integro/ e lo si poteva godere in pace, serenamente.// Ma poiché ora è sloggiato da Palazzo (Chigi, sede del Governo),/ un Museo (con l’impegno di esperti tecnici, forse anche andrologi…) ha smontato la protesi artificiale,/ dato che questa (di riportare allo stato originale la scultura, ritrovata ad Ostia Antica nel 1910) è la direttiva ufficiale degli studiosi d’arte antica.// Ma non è uno scandalo che la statua di una divinità antica,/ di Marte, sia rimasta ora liscia senza sesso/ e senza nemmeno una foglia di fico (la classica protezione dalla vista delle “pudenda”)?

ER DIVO ANTICO (L’antica divinità) - audio -
Ciavéa penzato sùbbito a ‘ggiustàllo
perché ddavéro je pareva brutto
vede’ ‘nna statua che nimmanco un putto:
la Venere co un Marte senza fallo.
Ha comannato allora de portallo
a rincollàjje er bigolo distrutto,
così cche bbello bello riciaveva tutto
pe ggodésselo in pace callo callo.
Mo ssiccome è sloggiato dar palazzo
un museo j’ha smontato er dupennènte,
come d’artronne è scentifico annazzo.
Ma nun è un scànnolo che ‘r divo antico,
Marte, è arimasto liscio, senza gnènte,
senza nimmanco ‘na fojja de fico?
Roma, mer. 27 marzo 2013
Sui giornali appare la notizia che la statua “Venere e Marte” (che rappresentano Marco Aurelio e sua moglie Faustina, II sec.) restaurata nel 2010 con l’aggiunta di pezzi mancanti
per volere dell’allora Presidente del Consiglio e messa in bella vista
nel cortile di Palazzo Chigi, è stata riportata ora al Museo delle Terme di Diocleziano,
dopo la rimozione delle aggiunte “posticce”.
Naturalmente questa vicenda può essere letta maliziosamente riguardo agli “interessi”
del predetto Presidente del Consiglio; pare tuttavia che il tutto sia nato a causa
della visita di Stato di un’Autorità cinese, nella cui cultura sembra siano poco apprezzate
le sculture mùtile (ma così è da temere che certe malizie siano diffuse anche all’estero)