IL CAVALIERE CON
E’ giusto sapere:/ un vero cavaliere come deve comportarsi?/ La cosa più importante è che cavalchi/ e che abbia una buona scorta e una buona sella.// Però se qualche giornale malizioso/ s’inventa di pubblicare/ che (il cavaliere) si è fatto scortare fin dentro il suo palazzo,/ allora è fritto in padella come un supplì.// Un cavaliere cavalca sempre,/ però quando non esce più dalla stalla/ l’intrigo non può essere negato nemmeno da un giornale amico.// Ci consenta allora il cavaliere:/ si faccia massaggiare per bene anche per il torcicollo/ cosicché il Quirinale possa ufficialmente accontentarsi della spiegazione.

Cuest’è ‘nna cosa giusta da sapélla:
La cosa più 'mportante è ccavarcà
e avécce bòna scorta e bòna sella.
Però ssi a ‘n giornalaccio portajella
che ssu a palazzo s'è ffatto scortà...
casca come un zupprì 'n de la padella.
Un cavajjere sta ssempre a cavallo,
però cquanno nun zòrte da la stalla
l'incricco nun c'è CHI ppò ppiù nnegàllo.
Ir cavajjere alora ce acconzènte:
se facci smaneggià ffino a la spalla
così cch'er Quirinale s'accontente.
Il Cavaliere ha dichiarato (umilmente) di non essere un santo e, in più di “apprezzare” molto
le belle donne. Tutto regolare. Ovvio quindi che le proposte di accompagnarsi nottetempo
ad una “escort” (questo è il nome “globalizzato” oggi in uso per le signore che praticano un antico mestiere)
v
engano gratuitamente offerte e prontamente accolte. Qualche problema può nascere il giorno dopo,
quando si scopre la necessità di terapie per l’attempato cavaliere.
Infatti il “torcicollo” è stata la motivazione ufficiale, ad esempio, per ritardare la presenza
alla Festa della Repubblica, presenti tutte le altre massime autorità della Stato Italiano.