CI STANNO PRENDENDO IN GIRO
Un povero giovane atterrato dalle percosse/ racconta di essere caduto per le scale/ e questa è una cosa “normale” (un classico)/ che la gente perbene (es. il giudice) finge di credere.// Ma è netta l’impressione che ci stiano prendendo in giro/ con una storia poco credibile,/ se un ragazzo colpevole di nulla/ ha ematomi in ogni parte del corpo e ossa rotte.// Il problema è che tra manette e manganelli/ può succedere di tutto nei sotterranei del tribunale (lontano da occhi indiscreti);/ e ignorano tutto, poverini// anche i carabinieri e i giudici del tribunale. / Chi sta sulle nuvole e nega le torture/ inventa storie (e scuse) poco credibili:// resterà bruciato dal fuoco (della verità dei fatti)./ Il tragico destino di Stefano Cucchi/ deve porre fine a tante menzogne e ipocrisie.
Muore in solitudine Stefano Cucchi, geometra romano di 31 anni,
dopo una settimana di calvario,
tra carabinieri, giudici, guardie carcerarie,
infermieri e medici della sezione detentiva dell’Ospedale Pertini,
IL CAVALIERE CON
E’ giusto sapere:/ un vero cavaliere come deve comportarsi?/ La cosa più importante è che cavalchi/ e che abbia una buona scorta e una buona sella.// Però se qualche giornale malizioso/ s’inventa di pubblicare/ che (il cavaliere) si è fatto scortare fin dentro il suo palazzo,/ allora è fritto in padella come un supplì.// Un cavaliere cavalca sempre,/ però quando non esce più dalla stalla/ l’intrigo non può essere negato nemmeno da un giornale amico.// Ci consenta allora il cavaliere:/ si faccia massaggiare per bene anche per il torcicollo/ cosicché il Quirinale possa ufficialmente accontentarsi della spiegazione.
Cuest’è ‘nna cosa giusta da sapélla:
La cosa più 'mportante è ccavarcà
e avécce bòna scorta e bòna sella.
Però ssi a ‘n giornalaccio portajella
che ssu a palazzo s'è ffatto scortà...
casca come un zupprì 'n de la padella.
Un cavajjere sta ssempre a cavallo,
però cquanno nun zòrte da la stalla
l'incricco nun c'è CHI ppò ppiù nnegàllo.
Ir cavajjere alora ce acconzènte:
se facci smaneggià ffino a la spalla
così cch'er Quirinale s'accontente.
Il Cavaliere ha dichiarato (umilmente) di non essere un santo e, in più di “apprezzare” molto
le belle donne. Tutto regolare. Ovvio quindi che le proposte di accompagnarsi nottetempo
ad una “escort” (questo è il nome “globalizzato” oggi in uso per le signore che praticano un antico mestiere)
v
engano gratuitamente offerte e prontamente accolte. Qualche problema può nascere il giorno dopo,
quando si scopre la necessità di terapie per l’attempato cavaliere.
Infatti il “torcicollo” è stata la motivazione ufficiale, ad esempio, per ritardare la presenza
alla Festa della Repubblica, presenti tutte le altre massime autorità della Stato Italiano.
Stavolta sono a Genova./ Arrivo con un treno intercity di sera/ alla stazione Brignole (zona centrale e vivace)/ in albergo (modesto due stelle) ho persino lo specchio (arredo per me abbastanza superfluo…)/ Poi tutto il giorno dopo è fitto di spese,/ visite, passeggiate in quantità/ tanto da sentire la stanchezza nelle gambe./ Tutto è molto piacevole.// Non c’è tempo di vedere il Porto antico e
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e visita ad alcuni punti belli e importanti della città;
(cfr.: www.collactio.com/massmedia/foto-varie/nicholas-a-genova-settembre-2008.html
)
dovevano essere due settimane di vacanza per Nicholas e i suoi genitori,
ma "qualcuna" a Venezia da deciso di ridurle a 7 giorni, di cui 2 di viaggio...
TIRA E MOLLA
Faccio avanti e indietro dovunque/ da quando prendo il treno per girare l’Italia,/ ma qua nella laguna di Venezia vengo spesso e con slancio/ perché c’è il demonio ancora all’opera.// Potevamo pensare in buona fede che fosse un equivoco da nulla/ l’aver sequestrato ai genitori con la violenza/ il bimbo (mio figlioccio di Battesimo) più dolce e sereno/ e sentir dire: qualcosa (nei genitori) non gira bene.// Ma dopo un anno e mezzo si capisce/ che fin dal principio sono state ridicole/ le sequenze di illazioni e pregiudizi di certe viscide operatrici.// Ci vuole tanta pazienza (come quella mitica) di Giobbe e l’umiltà/ in quantità industriale, per difendersi da certe “brave persone”;/ d’altronde un bimbo, per crescere bene, dove deve stare?// In braccio a mamma e papà/ per fuggire il più possibile lontano/ e dimenticare gli incubi provocati da troppe streghe.
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LE SCARTOFFIE
Nella parte alta di Frosinone/ nell’apposito ufficio (per le patenti di guida) in Prefettura (maestoso palazzo ricostruito dopo le distruzioni della guerra) hanno trovato presto e “a colpo sicuro”/ la cartellina della mia pratica nel grosso raccoglitore.// Così ho rivisto soddisfatto/ la mia patente come fosse nuova/ e ora posso riutilizzarla. Ma è stata dura (un’intera settimana)/ in bicicletta, treni e giorni d’ansia.// E’ assai pesante la burocrazia,/ più forte di chi la rappresenta/ sia pure con molta tempestività e cortesia.// Mi domando: che senso ha il sequestro/ della patente? Per quale motivo misterioso/ la fanno sparire lontana prima di fartela rinnovare?
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![]() Vivi OsteopatiaVALENTINA POETAOsteopata https://viviosteopatia.com/blog mobile: +39 349 063 2927
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